Corleone

Le bellezze naturali


Corleone, immersa in uno scenario naturale di grande effetto, è una città che offre al visitatore attento un contesto ambientale e culturale di estremo interesse.
La rocca del Castello Soprano e la rocca del Castello Sottano dominano la città; sulla prima si trova la torre Saracena, dalla quale si osserva l'ampia vallata sottostante; sulla rocca inferiore fu costruito nel XIII secolo dagli angioini un presidio militare poi trasformato in carcere, funzionante fino agli anni '50; successivamente fu trasformato nell'attuale convento dai frati minori rinnovati.


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Per gli amanti della natura Corleone ha un biglietto da visita di tutto rispetto: l'affascinante verde del bosco di Ficuzza, dal quale si erge maestosa Rocca Busambra. I circa 5.000 ettari del bosco rappresentano oggi una delle pi∙ grandi macchie verdi della Sicilia, mentre Rocca Busambra, con i suoi 1613 metri, ne costituisce senz'altro il massiccio montuoso pi∙ alto della parte occidentale. Con riferimento a Ficuzza, solo da qualche anno c'Φ stata una particolare attenzione da parte dell'Azienda Foreste Demaniali per far ritornare il bosco agli splendori dell'epoca di Re Ferdinando di Borbone, che lo scelse come reale riserva di caccia, facendovi costruire la bellissima Palazzina progettata dall'architetto Venanzio Marvuglia. Questa splendida foresta possiede diverse varietα botaniche, che hanno reso possibile quell'aspetto della vegetazione a querceti misti sempre verdi caducifogli, che rendono il bosco di Ficuzza uno dei pi∙ belli della Sicilia.

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Le rocche di Corleone

Alle porte di Corleone davanti agli occhi del visitatore si apre uno scenario di gande effetto.
Il paese si trova come adagiato in una conca e "protetto" da una corona di rocce calcaree: unicum geologico che prende il nome di "calcarenite glauconite di Corleone".
Colpiscono e accendono curiosità e interesse le Rocche Gemelle, una ad est del centro abitato (il Castello Soprano, sulla cui sommità c'è l'antica torre saracena), l'altra proprio al centro del paese (il Castello Sottano, dove c'è l'Eremo francescano).
Sullo sfondo, invece, si staglia il maestoso altopiano di Montagna Vecchia.


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Le gole del Drago

Prima di arrivare a Corleone, diventa "obbligatoria" una visita alle Gole del Drago, lungo il fiume "Frattina": costituiscono un biotipo naturale di straordinaria bellezza, con le loro rocce scavate dall'acqua che hanno acquisito le forme più suggestive, con una flora lussureggiante e una fauna ricca e variegata.

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Cascata delle due Rocche

Ma le sorprese non sono finite: proprio ai piedi del Castello Sottano, arrivando dall'antica via Lomabardia il visitatore vede qualcosa che non avrebbe mai immaginato di trovare a Corleone:
la Cascata delle due Rocche, formata dal "salto" delle acque del "Fiume Corleone", che forma un suggestivo laghetto naturale







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Denti di squalo

Queste rocche vale la pena guardarle da vicino: tra le venature della calcarenite friabile è possibile notare ancora i fossili di un'enorme varità di pesci ormai scomparsi, tra cui gli squali, testimonianze della Sicilia di milioni di anni fa, ancora coperta da una grande distesa acquea (il Mar di Teide), che si incuneava nella massa delle terre emerse (Pangea).
A metà del secolo scorso, proprio nel canyon delle Due Rocche e nelle rocche del Castello Soprano e del Castello Sottano, il famoso paleontologo siciliano, Gaetano Giorgio Gemellaro, trovò denti di squalo, riferiti al periodo del Miocene, cioè a circa 24-25 milioni di anni fa.
Moltissimi di questi denti si trovano oggi conservati presso il museo Gemellaro di Palermo.




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